SO-STARE TRA DUE CULTURE
Per vivere in una società dove coesistono
differenti culture diventa indispensabile sapere andare incontro all’altro con
curiosità culturale perché essa è
antidoto efficace contro il pre-giudizio. Aprirsi al dialogo interculturale significa
un riconoscimento sia dell’eterogeneità delle logiche che si incontrano sia dei
punti che accomunano compiendo un viaggio di conoscenza per creare una zona di
compatibilità fra differenze, una «zona franca» al confine delle culture, ossia
un luogo dove le persone possono gestire le proprie diversità e appartenenze
attraverso un incessante lavoro di costruzioni simboliche, di articolazione non
stereotipate del proprio pensiero e di ridefinizione identitaria.
L’approccio transculturale diventa una valida
risposta a questa sfida, alle richieste di presa in carico delle persone
appartenenti a culture altre. Esso implica un «viaggio» verso la persona, un
atteggiamento di attenzione, di riflessione su ciò che accade nell’incontro con
l’altro, ascoltando e ascoltandosi nelle proprie categorie e paradigmi
concettuali culturalmente determinati senza temere di venire travolto e
trasformato dalla negoziazione interculturale. Ciò che è importante, per qualsiasi operatore, è
agire nell’ambito di differenti culture, senza che una ne escluda l’altra e
questo avviene solo legittimando l’esistenza contemporanea degli ambiti di
riferimento di entrambi i partner. E’ attraverso un modo di lavorare, sempre
attento alle differenze e senza dimenticare i punti in contatto, che è
possibile indagare sia il malessere sia il progetto migratorio.