La Sipem tra il 2011 e il 2012 ha incontrato la Polizia Municipale di Trieste all’interno di un processo di sensibilizzazione per la psicologia dell’emergenza. Anche questa figura professionale,
infatti, può essere soggetta a episodi di trauma vicario ed è a rischio di burnout: spesso sono loro ad intervenire nei TSO, in incidenti stradali mortali e devono comunicare il decesso delle vittime ai parenti. Gli incontri avevano lo scopo di mettere a confronto le loro capacità professionali e le nostre per aiutarli a padroneggiare meglio le risorse psicologiche che possono essere attivate al meglio in queste situazioni impegnative. Abbiamo lavorato sempre con gruppi di medie dimensioni (10-12 persone), in cui attraverso situazioni di simulazione ed esercizi di tipo cognitivo, potevano emergere le loro difficoltà nelle suddette situazioni e un pensiero di gruppo costruttivo che consentisse di proporre una risposta adeguata; alla fine di ogni incontro, in una riunione plenaria, veniva offerta anche una parte di lezione frontale, i cui temi trattati comprendevano la comunicazione delle bad news, gli effetti psicofisiologici del trauma, le tecniche di debriefing e defusing. Alla fine, abbiamo somministrato a tutti i partecipanti un questionario per valutare la percezione dell’utilità
degli incontri e il loro gradimento; i risultati sono stati molto incoraggianti ed è emersa la necessità e il desiderio, per la Polizia Municipale di Trieste, di poter continuare questo tipo di formazione in
modo più costante.
infatti, può essere soggetta a episodi di trauma vicario ed è a rischio di burnout: spesso sono loro ad intervenire nei TSO, in incidenti stradali mortali e devono comunicare il decesso delle vittime ai parenti. Gli incontri avevano lo scopo di mettere a confronto le loro capacità professionali e le nostre per aiutarli a padroneggiare meglio le risorse psicologiche che possono essere attivate al meglio in queste situazioni impegnative. Abbiamo lavorato sempre con gruppi di medie dimensioni (10-12 persone), in cui attraverso situazioni di simulazione ed esercizi di tipo cognitivo, potevano emergere le loro difficoltà nelle suddette situazioni e un pensiero di gruppo costruttivo che consentisse di proporre una risposta adeguata; alla fine di ogni incontro, in una riunione plenaria, veniva offerta anche una parte di lezione frontale, i cui temi trattati comprendevano la comunicazione delle bad news, gli effetti psicofisiologici del trauma, le tecniche di debriefing e defusing. Alla fine, abbiamo somministrato a tutti i partecipanti un questionario per valutare la percezione dell’utilità
degli incontri e il loro gradimento; i risultati sono stati molto incoraggianti ed è emersa la necessità e il desiderio, per la Polizia Municipale di Trieste, di poter continuare questo tipo di formazione in
modo più costante.